Quali sono i sintomi di un Dente da Devitalizzare?
I sintomi sono diversi a seconda che il dente sia infiammato, ma ancora parzialmente vitale, oppure sia già andato incontro alla necrosi (perdita di vitalità) della polpa dentaria (nervo del dente).
Nel primo caso, l’infiammazione causa dolore spontaneo a causa dell’iperemia (aumento di volume e afflusso sanguigno) nella camera pulpare (cavità dentro il dente). Dal momento che il dente è una scatola chiusa, l’aumento di pressione sanguigna al suo interno non trova modo di essere alleviato. Ciò determina la sintomatologia dolorosa, che aumenta in posizione distesa o semi-seduta e quindi può essere più presente durante la notte. Dal momento che si tratta di un’infiammazione, cibi e bevande fredde tendono a dare sollievo mentre quelle calde tendono ad esacerbare il dolore. Il dolore è generalmente molto forte e pulsante e nella fase più acuta i farmaci antinfiammatori danno poco o nessun sollievo.
Nel secondo caso, il dolore può essere presente oppure no. Successivamente alla fase infiammatoria, la polpa dentaria va incontro ad un processo necrotico. In sostanza, il nervo perde vitalità e la sintomatologia diminuisce o scompare. Tuttavia, a distanza di tempo, talvolta anni, questa può ricomparire.
Questo avviene perché la polpa dentaria è un tessuto in cui i batteri provenienti dalla carie proliferano e determinano un’infezione. Generalmente, si ha dolore provocato alla percussione, ad esempio durante la masticazione, ma col tempo il dolore diventa continuo e spontaneo.
L’infezione si fa strada nei tessuti che circondano il dente e determina prima la formazione di un’infezione peri-apicale, circoscritta attorno alla radice del dente, e successivamente un ascesso, che si manifesta con gonfiore e dolore esteso ai tessuti molli.
Immagine di un molare inferiore nel corso di un trattamento endodontico con diga di gomma